SOMALIA
Le donne somale di una volta si occupavano esclusivamente della vita famigliare e del lavoro domestico, da qualche anno invece emigrano esattamente come gli uomini, lavorano anche fuori casa mantenendo così le famiglie di origine.
L’abito tradizionale tipico delle donna somala nomade è una stoffa tessuta a mano lunga 4 m che si intreccia avvolgendo il corpo e formando un monospalla (generalmente spalla destra) e capelli raccolti, ma ciò che conta più di tutto è il portamento che si distingue sicuramente da quello delle altre nazioni confinanti.
L’abito delle commercianti si distingue da quello precedente esclusivamente per l’intreccio dell’abito che viene fatto sul davanti.
FAMIGLIA
Come in moltissime culturale è ancora oggi tradizione chiedere la mano della sposa alla famiglia e ciò avviene tramite la consegna della dote che acquista un valore religioso e corrisponde all’onore della donna, questo in Somalia come in altri posti del mondo. Dote che in caso di divorzio dovrà essere restituita.
Con il passare degli anni è tutto un po’ più ridimensionato, la giovane coppia che si conosce, anche telefonicamente, dà poi comunicazione alla famiglia della richiesta di matrimonio da parte dello sposo.
Nella cultura somala è previsto che lo sposo possa congiungersi più volte nel matrimoni, fino a quattro, previa autorizzazione delle consorti precedenti. Oggi capita sempre di più che invece gli uomini si sposino con altre donne senza comunicarlo o che le stesse non diano il benestare. Ciò può portare la sposa a richiedere alla propria famiglia di origine di chiedere il divorzio perché in ogni caso è una decisione che non può prendere liberamente.
Un’altra curiosità è quella che riguarda le coppie miste che, come in diverse parti del mondo, non sono viste di buon occhio anche se poi nella realtà di tutti i giorni vengono riconosciute le conseguenze positive che può avere l’incontro tra culture diverse.
Il tempo della nostra chiacchierata è scaduto, le donne somale hanno preso la scena conducendoci verso luoghi lontani, ma neanche così tanto.
Speriamo nei prossimi incontri di poter approfondire meglio alcuni temi che possono incuriosire noi e chi ci leggerà.